Superato l'aspetto elitario, quindi, torna centrale il concetto di alfabetizzazione elettronica: l'individuo deve imparare, attraverso il metro di giudizio della ragione critica, a discernere ciò che gli interessa tra i contenuti veicolati nella Rete, e ad esprimersi liberamente, cioè all'eventualità di immettere nel cyberspazio la propria informazione. In Internet non ci sono produttori di informazioni e consumatori di informazioni poiché sono tutti, al contempo, potenzialmente l'una e l'altra cosa, nel senso che ogni individuo può mettere le informazioni in rete ed in quel momento avere una platea che, tendenzialmente, lo ascolta . L'educazione informatica serve, quindi, al proporsi in pubblico dell'individuo, che comunque, ed è importante sottolinearlo, usa la telematica soprattutto per stabilire un contatto con altre persone, e solo secondariamente, per accedere a fonti di informazioni. La società telematica, nella crescita anarchica che ha mantenuto finora, si compone di membri che desiderano principalmente incontrare l'altro. In tal modo, le comunità virtuali alternative, fondate sul principio della tolleranza di una grande eterogeneità di opinioni, costituiscono un modello di società in cui le persone che comunicano possono trasformare lo scambio della loro conoscenza e del loro modo di essere in ricchezza collettiva. L'incontro, con la conseguente formazione o deformazione del consenso attraverso le informazioni e la condivisione delle conoscenze, è la prima e più importante forma di potere di uno spazio telematico, di un "contesto immaginario comune", componente fondamentale per la costruzione di una comunità virtuale.