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GLI ASTRI
Astri di fuoco che la notte abitate cieli lontani,
Astri muti che nell’eterno gelo ciechi volteggiate,
Voi strappate ai nostri cuori i giorni trascorsi
E nel domani senza il nostro consenso ci gettate,
Noi piangiamo e le nostre grida verso di voi son vane.
Vi seguiremo, se occorre, le braccia incatenate,
Gli occhi rivolti al vostro puro scintillio dolente.
Al vostro sguardo ogni dolore è niente.
Noi vacilliamo in silenzio sul nostro cammino.
E là, si spalanca nel cuore il loro fuoco divino.