È un libro delicato che nasce da un animo puro. Un innamoramento incondizionato per la natura, fascinoso e coinvolgente. Ti disintegra con dolcezza. Quegli sguardi, quelle sensazioni, quei dettagli sono le tue infinite possibilità di essere e di sentire. Uno slancio totale alla vita nella natura e ritorno.
"A poco a poco la magia dell'isola ci avvolse gentile e persistente come un polline. Ogni giorno portava con sé una tale tranquillità, una tale durata fuori del tempo da far desiderare che non finisse mai. Ma poi la pelle scura della notte si sbucciava ed ecco un nuovo giorno davanti a noi, lustro e colorato come una decalcomania, e con lo stesso tocco di irrealtà."
(Gerald Durrell, La mia famiglia e altri animali, gli Adelphi, 1990)
"Il mare era come un caldo copriletto di seta che cullava dolcemente il mio corpo. Non c'erano onde, soltanto quel gentile movimento sotto la superficie dell'acqua, il polso del mare, che mi dondolava piano piano. Intorno alle mie gambe i pesci colorati guizzavano e fremevano, e si fermavano a testa in giù mentre mi mordicchiavano con le gengive sdentate."
(Gerald Durrell, La mia famiglia e altri animali, gli Adelphi, 1990)
"Gli anemoni, così delicati che il vento li gualciva, sollevavano fiori d'avorio i cui petali sembrava fossero stati immersi nel vino."
(Gerald Durrell, La mia famiglia e altri animali, gli Adelphi, 1990)
"Che gioia avere una barca tutta per sé! La gradevole sensazione di potenza mentre spingi i remi e senti la barca filare avanti con quel fruscio d'acqua saettante come quando si taglia la seta; il sole che ti scalda dolcemente la schiena e frantuma la superficie del mare in cento colori diversi; il brivido di farti strada nel complicato labirinto delle secche tutte coperte di erbe che baluginavano appena sotto il pelo dell'acqua. Mi fece piacere persino contemplare le vesciche che mi si stavano gonfiando sulle palme, facendomi sentire le mani rigide e intorpidite."
(Gerald Durrell, La mia famiglia e altri animali, gli Adelphi, 1990)
"Su un tavolino nell'angolo, racchiusa in un piccolo portafiori d'argento, c'era una magnifica rosa vellutata, di un rosso-granato così cupo da sembrare quasi nero. Era un fiore splendido, dai petali squisitamente arricciolati, con una velatura di lanugine morbida e intatta come la peluria sull'ala di una farfalla appena uscita dalla crisalide."
(Gerald Durrell, La mia famiglia e altri animali, gli Adelphi, 1990)
"La curva di sabbia bianco-perla aveva alle spalle la grande duna coperta di gigli, migliaia di fiori candidi nello splendore del sole come una moltitudine di corni d'avorio che alzavano le loro bocche verso il cielo ma dai quali non sgorgava musica, bensì un profumo acuto e intenso che era l'essenza distillata dell'estate, una calda fragranza che ogni tanto ti spingeva a respirare profondamente per cercare di trattenerla dentro di te."
(Gerald Durrell, La mia famiglia e altri animali, gli Adelphi, 1990)