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Con Alan Bennett si ride. Le sensazioni provate nella stanza di ingresso del suo immaginario sono sempre molto divertenti. 

"Delia era un'altra paziente simulata.«Comunque è bello essere guardate» osservò. «Anche solo come casi clinici. Quando mai ti guardano i giovani? Ormai alla nostra età siamo invisibili»".

(Alan Bennett, Due storie sporche, Adelphi, 2011, ebook)

Irriverente nei confronti della morte e del pensiero positivo.

"Una delle molte gioie della vedovanza era non dover più recitare la parte della mogliettina incapace".

(Alan Bennett, Due storie sporche, Adelphi, 2011, ebook)

Nell'intelligenza di un motto di spirito che è anche e soprattutto filosofia di vita. Ribaltare la realtà per apprezzarla dal basso.

"«Io faccio come se quelli strani fossero gli altri» aveva detto.

(Alan Bennett, Due storie sporche, Adelphi, 2011, ebook)

Alan Bennett è spesso un dissacratore. Quando assesta il colpo, non hai scampo:

"«All'età del canonico Mollison» Spiegò Mr Forbes con calma «uno dei pochi vantaggi del mestiere è potersi impicciare della vita sessuale dei giovani. In qualsiasi altro contesto ti arrestano; se sei prete passa per assistenza spirituale»".

(Alan Bennett, Due storie sporche, Adelphi, 2011, ebook)

 

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Libro in sorte

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