L'ossessione contamina il sentimento. La spontaneità e la leggerezza di un vero innamoramento, se contagiati dall'ossessione, si corrompono e decadono. Lo slancio, forse goffo ma sincero, del ragazzo innamorato si perverte in autolesionismo. La ragazza, regina ruffiana e smorfiosa che con un passo di danza ed un sorriso divora il mondo, in lenta caduta di egoismo, sfigura nell'autodistruzione.
Il racconto, lungo due vite, parla con la sola voce dell'ossessione. Gli anni passano trasfigurati in momenti senza di lei. In momenti senza di lui. Sembra quasi manchi il coraggio ed invece, no, mancava l'amore.