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E se usassimo la scienza non solo per comprendere il mondo ma soprattutto per abbandonare il nostro punto di vista? Un libro di fisica per avere spunti poetici ed appropriarsi di una bellezza derivata.

“...se una mela viene ingrandita fino alle dimensioni della Terra, i suoi atomi avranno all'incirca le dimensioni iniziali della mela."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

“La natura non si preoccupa di come chiamiamo le cose, le fa e basta."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

“Cosa si intende quando si dice che «capiamo» una cosa? Possiamo immaginare che questo complicato apparato di cose in movimento che chiamiamo «mondo» sia simile a una partita di scacchi giocata dagli dèi, di cui noi siamo spettatori. Non conosciamo le regole del gioco; tutto ciò che ci è permesso è guardare la partita. Naturalmente, se guardiamo abbastanza a lungo, alla fine afferreremo alcune regole di base. Le regole del gioco sono ciò che chiamiamo fisica fondamentale."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

“A una certa distanza, quindi, la forza è praticamente nulla. Per contro, vicino alla coppia di cariche la terza carica avvertirà una forza attrattiva: infatti la repulsione tra gli uguali e l'attrazione dei contrari tende ad avvicinare gli opposti e ad allontanare gli uguali, sicché la repulsione sarà minore dell'attrazione. Ecco perché gli atomi, che sono costituiti di cariche elettriche positive e negative, percepiscono poca forza quando sono distanti (a parte la gravità). Quando sono vicini, invece, riescono a «vedersi dentro» e a modificare la loro distribuzione di cariche, il che dà luogo a un'interazione molto forte."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

“La base ultima dell'interazione tra gli atomi è elettrica. Dato che la forza è tanto grande, tutti i più e i meno normalmente si riuniranno in una combinazione la più stretta possibile. Tutte le cose, perfino noi stessi, sono fatte di minutissime palline con segno più e meno che interagiscono molto fortemente, tutte perfettamente equilibrate."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

“Un altro cambiamento interessantissimo nelle idee e nella filosofia della scienza dovuto alla meccanica quantistica è il seguente: non è possibile prevedere esattamente cosa succederà in ogni circostanza."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

“La base della loro classificazione è un nuovo numero che, come la carica elettrica, si può assegnare a ogni particella e si chiama stranezza, indicata con S. Questo numero si conserva, come la carica elettrica, nelle reazioni che avvengono tramite forze nucleari."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

"Fra l'altro, dobbiamo chiarire fin dall'inizio che se una cosa non è una scienza, non necessariamente è un male. Per esempio, l'amore non è una scienza. Quindi, se diciamo che qualcosa non è una scienza, non vuol dire che, in essa, c'è qualcosa che non va: vuol dire solo che non è una scienza."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

"Gli atomi liberano luce che ha frequenze definite, una cosa tipo il timbro degli strumenti musicali, che hanno altezze o frequenze sonore ben precise."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

"Il «rogo» nucleare dell'idrogeno che dà energia al Sole: l'idrogeno si trasforma in elio. Inoltre, in ultima analisi, la produzione dei vari elementi chimici avviene all'interno delle stelle, a partire dall'idrogeno. La roba di cui siamo fatti noi fu «cucinata» molto tempo fa in una stella, e sparata fuori."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

"Il problema centrale della mente, se vogliamo, o del sistema nervoso è: quando un animale impara qualcosa, riesce a fare una cosa diversa da prima, e quindi anche le cellule del suo cervello devono essere cambiate, se sono fatte di atomi. In che modo sono diverse? Non sappiamo cosa cercare, o dove guardare, quando si memorizza qualcosa. Non sappiamo cosa significa, o quale cambiamento avviene nel sistema nervoso, quando si impara qualcosa. A questa importante questione non è stata data alcuna soluzione."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

"Una volta un poeta disse: «L'universo intero è in un bicchiere di vino». Probabilmente non sapremo mai in che senso lo disse, perché i poeti non scrivono per essere compresi. Ma è vero che se osserviamo un bicchiere di vino abbastanza attentamente vediamo l'intero universo. Ci sono le cose della fisica: il liquido turbolento e in evaporazione in funzione del vento e del tempo, il riflesso sul vetro del bicchiere, e la nostra immaginazione aggiunge gli atomi. Il vetro è un distillato d rocce della Terra, e nella sua composizione vediamo i segreti dell'età dell'universo, e l'evoluzione delle stelle. Ci sono i fermenti, gli enzimi, i substrati e i prodotti. Nel vino si trova la rande generalizzazione: tutta la vita è fermentazione. Non si può scoprire la chimica del vino senza scoprire, come fece Louis Pasteur, la causa di molte malattie. Com'è vivido il novello, che imprime la sua esistenza nella consapevolezza di chi lo osserva! Se le nostre fragili menti, per convenienza, dividono il bicchiere di vino, l'universo, in parti (fisica, biologia, geologia, astronomia, psicologia e così via) ricordiamo sempre che la natura non lo sa!"

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

"Tutti i fenomeni naturali a tutt'oggi conosciuti sono governati da una certa legge, della quale non si conoscono eccezioni: è una legge esatta, per quanto ne sappiamo. Si chiama conservazione dell'energia, e afferma l'esistenza di una certa quantità, chiamata energia, che non cambia mai attraverso i molteplici mutamenti della natura. È un'idea  piuttosto astratta, perché è un principio matematico: dice che esiste una quantità numerica che non cambia qualsiasi cosa succeda.

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

"Un oggetto ha energia per il solo fatto che esiste."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

"...ma mentre ammiriamo compiaciuti la mente umana, dovremmo anche poter sostare in riverente ammirazione dinanzi a una natura che segue una legge tanto elegante e semplice in modo così completo e generale: la legge di gravitazione. Questa legge dice che ogni corpo nell'universo attrae ogni altro con una forza proporzionale alla massa di ognuno e che varia inversamente al quadrato dell distanza che li separa."

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

"Qual è lo schema, quale il suo significato, il perché? Saperne qualcosa non distrugge il mistero, perché la realtà è tanto più meravigliosa di quanto potesse immaginare nessun artista del passato! Perché i poeti di oggi non ne parlano? Che uomini sono mai i poeti, che riescono a parlare di Giove pensandolo simile a un uomo, ma se è un'immensa sfera di metano e ammoniaca ammutoliscono?"

(Richard Feynman, Sei pezzi facili, Piccola Biblioteca Adelphi, 2000)

 

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