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Beppe Fenoglio _ Primavera di bellezzaIl periodo storico in cui si vive, la cultura in cui si è immersi e le consuetudini attraverso le quali conduciamo il nostro quotidiano, determinano in maniera significativa il carattere degli individui. Forgiano, in un modo piuttosto che in un altro, ciò che spontaneamente si presenta alla vita.

L'uomo in guerra matura un insieme di caratteristiche lontane anni luce dalle caratteristiche di uomini abituati a vivere in tempi di pace. Sono individui agli antipodi anche se in apparenza sembra che la differenza sia solo una sfumatura.

"Passarono davanti alla sua panchina tre studentesse delle Magistrali Superiori, che lo sogguardarono col misto sentimento della donna aggregata per l'uomo in solitudine. Le seguì con gli occhi fin che poté, fisso alle loro anche e più alle loro gambe, pensando ai loro futuri contatti e gravidanze, gli uomini che vi avrebbero avuto parte riuscendogli più misteriosi dello stesso polline che certamente indugiava sugli alberi incombenti."

 (Beppe Fenoglio, Primavera di bellezza, Einaudi, 1959)

"Sul posto presero le consegne dai mitraglieri smontanti. Dovevano essercisi trovati bene, partivano malinconici, Zummo il più depresso, si allontanarono come per traslazione magica nell'erba alta e fitta."

 (Beppe Fenoglio, Primavera di bellezza, Einaudi, 1959)

Sembra quasi che il pozzo da cui l'anima attinge il proprio nutrimento sia quasi completamente vuoto benché ancora purissimo il suo contenuto.

"Attraversarono la borgatella, muta e sprangata, solo una gelosia si scostò mostrando una esangue corolla di visi di ragazze, che fissarono tragicamente i soldati, i disgraziati uomini della generazione dalla quale avrebbero estratto i loro sposi e amanti."

 (Beppe Fenoglio, Primavera di bellezza, Einaudi, 1959)

"L'impossibilità cavava dal suo corpo essiccato lacrime rade e lentissime, con una estrazione mineraria, atroce."

 (Beppe Fenoglio, Primavera di bellezza, Einaudi, 1959)

Non so bene quanto altro, ma di certo l'uomo in guerra condivide con l'uomo in tempo di pace la certezza che ognuno di noi possa trovare qualcosa o qualcuno che è in grado di porre, se non fine almeno rimedio, agli affanni della vita.

"Literature and love-making will make me 2 forget the whole affair. (La letteratura e l'amore mi faranno dimenticare tutta la faccenda)"

 (Beppe Fenoglio, Primavera di bellezza, Einaudi, 1959)

 

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