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Wallace è un cantore del disallineamento. Anche mettendoci tutto l'impegno possibile, sostenendo ogni passo con l'ardore e la premura più genuina, siamo destinati a disallinearci. Nello spazio, nella distanza oppure nel baratro che ci separa da noi stessi, si racconta la nostra storia.

 
"Io vedo degli animali che vogliono soffrire per forza, gente che chiede di soffrire per sentirsi un vero americano, ragazzo; e se noi non ci decidiamo a dargli qualche sofferenza vera, un buon motivo per soffrire, loro andranno a cercarla da qualche altra parte."
 
(David Foster Wallace, La ragazza dai capelli strani, Minimum Fax, 2008, ebook)
 
Nel racconto del disallineamento, capita di fermarsi a sentire il pulsare delle emozioni.
Quanto dolore ci può trafiggere!
Quanta gioia può inondarci!
Siamo in apparenza molto fragili ma, alla prova dei fatti, resistenti quasi a rasentare l'incredibile. Un robusto disallineamento che trova nelle sensazioni del corpo improvvise ed inaspettate consapevolezze.
 
"Lei è seta in un letto di satin comprato per corrispondenza. Completa e senza cuciture, un uovo di muscoli sessuali. I miei movimenti sopra di lei sono sconnessi, frenetici, il mio interstizio solitario è una droga universale che mi infonde coraggio e che odoro con la spina dorsale. E mentre mi inoltro dentro di lei, invoco un dio di cui non ho mai sentito così acutamente l'assenza."
 
(David Foster Wallace, La ragazza dai capelli strani, Minimum Fax, 2008, ebook)
 
Nel racconto del disallineamento qualcuno si ritrova. Quando senti che ciò che stai facendo è esattamente quello che sei. Quando senti che quello che stai provando è esattamente ciò che ti rende felice. Quando senti che ciò che stai perdendo non ti interessa affatto. Quando la dimensione temporale ha senso solo per gli altri. Quando sei pronto ad ascoltare per sempre perché non hai più le parole.
 
"Confronti confronti confronti: le ragioni imperniate sugli altri sono facili da manipolare. Tutte le cose vuote sono leggere. Il fatto è che sono proprio stanco di stare bene. Di essere buono. Forse sono solo stanco di non capire dove si estinguono in me le attese millenarie di una costellazione, dov'è che la mia volontà appende il suo cappello di pelliccia. Dovrebbe essere l'angolino di una persona che sa quello che vuole. Vorrei essere determinato. Lo voglio."
 
(David Foster Wallace, La ragazza dai capelli strani, Minimum Fax, 2008, ebook)

Nel racconto del disallineamento capita di incontrarsi. Wallace è quasi beffardo: due disallineamenti, quale universo producono?

"All'inizio si raccontano aneddoti e le cose che amano. Poi le cose in cui credono. E nella terza fase studiano la relazione tra le cose in cui l'altro crede e quelle che in realtà fa."
 
(David Foster Wallace, La ragazza dai capelli strani, Minimum Fax, 2008, ebook)
 
Per fortuna, o forse, alla fine, il disallineamento è una sinusoide che non si smorza mai...
 
"Sono le onde a fare in modo che gli oceani non siano soltanto pozzanghere gigantesche. Gli oceani sono le loro onde. E ogni onda dell'oceano incontrerà alla fine quello verso cui si muove, e allora si potrà infrangere. Tutto ciò che vedevamo, tutto il tempo che chiedevi, era ovvio. Anche una poesia era ovvia perché era come noi. Guarda le cose in questo modo, Faye. La tua stessa faccia si muove con espressione. Un'onda, che si infrange su uno scoglio, rinunciando alla sua forma in un gesto che è espressione di quella forma."
 
(David Foster Wallace, La ragazza dai capelli strani, Minimum Fax, 2008, ebook)
 

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L'evasione è un movimento. Qualcosa è accaduto.

L'evasione soffia nella realtà, la gonfia e la realtà scoppia in una proliferazione di immagini effimere, deliziose.

Sono voli di trapasso, sono impeti e non si contiene questo traboccare.


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